BJÖRK E JAMES MERRY
Un connubio artistico che si radica nei terreni più fertili della creatività.
Dal ricamo al digital, da Vulnicura alla recente Fossora, è da oltre sette anni che si conferma una sinergia d’estro ed estetica che rielabora mondi nuovi. Quella tra il folletto islandese artista poliedrica Björk e il creativo ricamatore visionario James T. Merry.
La storia creativa tra i due nasce ormai diversi anni fa. Merry era conosciuto ai più per le sue accuratissime reinterpretazioni di celebri loghi con l’arte del ricamo, per gli addetti ai lavori nota come embroidery. Particolarmente famose sono le sue aggiunte botaniche alla virgola della Nike e altri marchi sportwear come Fila, che trasformano le felpe sportive in un capo improvvisamente unico e decorativo.
Merry non è però solo un abilissimo ricamatore. Negli anni ha avuto modo di dimostrare capacità decisamente variegate e una visione progettuale molto coerente.
Da sempre affezionato al tema della natura, la botanica, i fiori e tutto ciò che c’è di naturalmente bello nel mondo, trova nella collaborazione con la musicista islandese la più fluida corrente di espressione e osmosi possibile.
J.T. Merry. Che cosa sappiamo dell’artista dell’accessorio?
Online ci sono alcune informazioni che ci aiutano a comprendere almeno in parte la sua figura.
Nato in Uk, vive tra New York e l’Islanda, scelta maturata proprio grazie alla fitta collaborazione con Björk.
In un’intervista rilasciata da Merry a Marketingsociety.com apprendiamo come si sono conosciuti e alcune chicche sulle sue ispirazioni (la trovate qui: https://www.marketingsociety.com/the-library/bjork-collaborator-james-merrys-incredible-embroidery-creations).
Dall’articolo leggiamo che i due iniziano a lavorare insieme dopo essersi incontrati a Londra durante la creazione di “Biophilia”.
Björk era in cerca di un assistente, così dopo qualche scambio di email, Merry lascia la capitale inglese per unirsi al team dell’artista a New York e a tempo pieno.
Del rapporto lavorativo tra i due si sa poco e Merry spiega che non ama parlarne dato il carattere riservato e di dimensione sospesa in cui si trovano a collaborare ai progetti. In effetti i risultati parlano da soli e poco si sente la mancanza di una spiegazione che già i pezzi mostrati ed esibiti non siano in grado di raccontare di per sé.
Si tratta di accessori da viso che si costruiscono basandosi su un mondo fatto di creature sovrapposte su più piani e dimensioni. Lo spazio e il tempo sono multidimensionali, così come il reale e il virtuale, l’umano e il botanico. Merry e Björk insieme intraprendono un percorso creativo che spazia tra i regni, fino ad arrivare al progetto live del Cornucopia Tour e all’ultimo album Fossora uscito nel 2022.
I primi gioielli da viso live.
La prima esibizione pubblica di Björk con un gioiello da viso ricamato da James Merry è nel 2015 con “Vulnicura”.
Con l’album “Utopia” del 2017 e il tour che ne deriva i fiori diventano sci-fi e il digitale comincia a ritagliarsi una fetta importante della dimensione artistica.
In un intervista su GQ del 2018 Merry (https://www.gqitalia.it/moda/trend/2018/10/25/the-performers-james-merry-by-jonathan-heaf) si racconta nel processo realizzativo delle sue opere ricamate, dicendo che la sua ispirazione viene dalla natura che vede e lo circonda, quindi si tratta più un’esigenza di ricamo che non passa, necessariamente, attraverso un disegno preparatorio definito.
Lo stesso Merry diventa protagonista di un progetto di GQ con Gucci dove ha posato con una sua maschera realizzata appositamente per quell’occasione, un’orchidea fatta di pizzi e perle.
"Essere versatili è molto importante, e richiede tempo per riuscirci. Non abbiate paura di provarci, creando un rapporto tra voi stessi, il vostro spirito e l’ambiente circostante, i vostri vestiti, o la persona che amate, un amico o il partner. Se riuscite a fare ciò con grazia e rispetto reciproco, darete vita alla cosa più romantica della vostra vita". James T. Merry
“Utopia” ha rappresentato per la cantante un passaggio e messaggio di speranza nella rinascita, segnando una nuova fase, quella della motivazione nel trovare e apprezzare l’amore che ci circonda. L’invito è quello di lasciarsi andare al sogno e alla sospensione di quel dolore che ci ha accompagnato nella nostra evoluzione.
Sarà poi il tour successivo, Cornucopia, che consacra la collaborazione con Merry a un livello più alto di sperimentazione. Il tour è uno dei più elaborati della sua carriera, dove l’acustico e il digitale si fondono in uno spettacolo di armonia e magia (per qualche dettaglio e curiosità: https://it.wikipedia.org/wiki/Cornucopia_(Bj%C3%B6rk).
Per l’occasione Björk indossa maschere in metallo, oro e argento che richiamano geometricamente le forme di orchidee giganti. La maschera è ormai un elemento imprescindibile per l’identità ed espressione artistica dell’artista, tanto che non ne fa mai a meno e anzi integra insieme a Merry creatività nelle forme a creatività nell’uso dei materiali.
Fossora. Il progetto più recente, quello che scava nel terreno e va più a fondo.
Un album che ha visto scelte che ancora una volta ci fanno incuriosire e che ci costringono a una comprensione. La musica di Björk non è mai risolvibile con una qualifica di piacevolezza o meno. Mi piace o non mi piace. Si tratta sempre di avere a che fare con lavori artistici che ti offrono un’esperienza che ha sempre bisogno di andare un po’ sotto alla superficie delle cose. E di questo parla “Fossora”, la fungi experience. Il trovare la connessione con la terra e trovarsi ben dentro il suolo, fino alle più radicate connessioni, quelle del micelio.
Probabilmente Björk è una di quelle realtà artistiche che può dare tanto anche fermandosi al solo aspetto estetico e all’insieme attento e curato, maniacale, dell’accostamento cromatico di figure, tecniche e sovrapposizioni.
È proprio la sovrapposizione a intreccio uno dei temi estetici e acustici della performer.
Nei suoi video musicali (dei quali dedicheremo almeno un articolo a parte) c’è spessissimo l’accostamento e la fusione fisica di più soggetti ed elementi. Il tema della trasformazione e della trasfigurazione o rivelazione sono centrali. C’è sempre un percorso di un qualche tipo. Un punto di partenza che diventa un qualcosa d’altro o qualcun altro.
In questa visione si inseriscono alla perfezione le creazioni scultura di Merry. Non solo accessori che vestono e forse proteggono la cantante durante i live, ma elementi che man mano diventano centrali, se non preponderanti in tutti i media visivi con cui la cantante propone la sua musica.
https://www.fossora.com/
Note curiose.
• Merry non solo ha creato i gioielli da viso, ma ha anche cercato di presentare il suo lavoro sfruttando i suoi canali digitali, offrendo per esempio la possibilità di utilizzare filtri Instagram che permettessero a tutti di indossare una delle sue creazioni.
•La realizzazione digitale e grafica del mondo di Fossora è stata affidata al duo m/m
https://www.instagram.com/mmparisdotcom/