SENIO ZAPRUDER + MARLYN

L’INTERVISTA

(Una rubrica by LDC)

ZOMBIE E IL PROGETTO MARLYN

Senio Zapruder, apprezzato regista nel contesto fashion&beauty, è molto di più: un artista eclettico dell’arte visiva.

Scambiamo qualche parola con lui in una fase creativa particolare, che coincide con il lancio e presentazione di un nuovo ambizioso progetto e questa volta nell’ambito musicale. “Zombie” è il primo singolo e anche il primo videoclip con Marlyn, voce e musa dell’omonimo progetto.
Co-produttore musicale ed Executive per tutti i materiali video, Senio dimostra di essere coerente con la sua visione.

Anche Marlyn, la protagonista di questo progetto dai toni “dark”, ci lascia un messaggio. “Zombie” è un modo per esprimere non solo la sua vena POP, ma soprattutto per mettere in parole le sue emozioni profonde.

Oltre l’estetica molto potente, c’è sempre una dose di vulnerabilità: il pop come “terapia”, liberazione e guarigione.

LA PAROLA A SENIO

1. Chi ti segue sa che sei sempre in giro per il mondo. Ora dove ti trovi?

(Ridendo) Al momento sono tra Berlino e Milano.

Ho ripreso esattamente 50-50 tra le due città perché in qualche modo, quando mi divido tra loro, il mio cervello trova uno strano equilibrio.

2. Il tuo stile, o meglio, la tua visone artistica è influenzata da questo melting pot popolato da diverse “entità”, i tuoi viaggi ma anche i tuoi riferimenti culturali come influenzano il tuo atto creativo?

Ho sempre avuto una strana ossessione con le varie identità delle città. Mi è sempre sembrato come se in ogni città vivessero due diverse realtà e identità, quella sopra e quella sotto - la buona e la cattiva - anche se la cattiva è sempre la più divertente ovviamente!

Ripensandoci: vedo sempre due identità distinte in ogni cosa e situazione ed è quello che ogni volta porto nel mio lavoro. Diciamo quindi che avete colpito nel segno!

3. Chi è stato il primo ad accendere la tua fiamma della creatività? Da bambino cosa catturava la tua attenzione? Britney Spears e Marilyn Manson erano già parte della tua società immaginaria?

Definitivamente MTV in generale è stata la mia scuola. Nello specifico però sì, quando ho visto e sentito Marilyn Manson per la prima volta ho finalmente trovato la voce che avevo sempre cercato e mai creduto esistesse. In un aspetto più pratico artistico, però, devo dire che, essendo nato e cresciuto in una città come Siena vivi costantemente in questa cornice medioevale e di arte che mi ha definitivamente condizionato. Soprattuto al liceo artistico quando ho scoperto Leonardo e Michelangelo mi si è aperto un mondo, e subito dopo con David Lachapelle ho capito che era la mia strada.

4. Dobbiamo fare una premessa, tu nasci come regista. Parlaci di questi anni intrepidi in cui ti sei creato un portfolio di tutto rispetto sia nella cosmetica sia nel mondo fashion.

C’è da dire che sono sempre stato molto fortunato nell’aver capito qual era il mio obiettivo e la mia visione. Tutto il resto è venuto di conseguenza.

Ma oltre all’arte sono anche molto tecnico, mi piace mettere mano nell’equipment, nel montaggio e nelle luci, questo ha aiutato molto nel combinare idee creative agli aspetti più pratici.

Il beauty è la mia vita! Sarà che senza close up per me non si può chiamare un video, un video!

5. È palese come nella tua biografia la musica sia sempre stata un tassello fondamentale, qual è stato il click che ti ha fatto approdare alla produzione musicale?

La musica è sempre stata tutto per me.

Soprattuto il POP ma sono fan di quasi tutti i generi. Passo dall’ hardcore/hard rock al teen pop. Mi affascina quando un artista riesce a catturarti con i testi e la sua immagine. Soprattuto penso che interpretare una canzone e un personaggio di fantasia ti porti su un pianeta di self confidence che altrove non saprei trovare.

Diciamo che è il mondo dove non ho paura di nulla, più di altri.

E poi mi sembra la challenge perfetta: riuscire a creare qualcosa di spessore ma POP! Trovo la combinazione dei due mondi così magica.

6. Parlaci del progetto Marlyn. I retroscena e le visioni che ti hanno spinto a intraprendere questa strada.

Marlyn è capitata in un momento della mia vita e carriera dove era abbastanza frustrato. Ero entrato in una routine lavorativa che mi ha portato a chiedermi: ma ti diverti ancora?

E insieme a Dimitri (il producer musicale di Marlyn) e mio caro amico, diciamo che ho avuto la possibilità di mettere in scena tutti i miei sogni: creare un progetto pop, dark con testi che parlano di amori finiti e diavoli e demoni che ti porti dentro!

7. Ma parliamo dei videoclip che hai prodotto e che hai diretto. È interessante come in questa epoca digitale ed effimera la tua attenzione si sia rivolta all’utilizzo della pellicola e di effetti grafici che nascono dalla stampa cartacea di frame del girato. Come mai questo ritorno all’analogico?

Oddio, proprio per il fatto che con Marlyn ho deciso di tornare alle origini, a quello che mi rende soddisfatto artisticamente e mi rende felice visivamente! Ho sempre dipinto e disegnato e usato le mani per fare sculture e tavole grafiche.

Mi sono detto: “ma perché non comunichi tutto questo? Chissenefrega se uno è un supporto immobile e l’altro in movimento. UNISCILI in un unico grande casino!”

Perché è quello che in realtà mi caratterizza, faccio sempre un mix di casini che poi in qualche modo trovano armonia. E sono sempre stato dell’opinione che mischiare vari supporti è la chiave per un ottimo output artistico.

MARLYN, THE DARK MUSE, HAS KINDLY LEFT US SOME WORDS TOO.

LET’S READ THEM!

We think the role of Dark Pop “Diva” fits you like a glove. What was it like making this album? Tell us a bit about the development and changes of direction if there were any.

Making this album has been very organic. I met one of the producers of the album, Dimitri Tenot, outside a disco party in Madrid. I had been working on some songs on my own, and so had he with songwriter/producer Ryro. We met over coffee once and worked remotely for the next few months, only physically reuniting in the spring to film the music video for “Zombie”.

We were all basically aiming for the same thing as lifelong pop music lovers.

I was just getting back into music after a difficult relationship and they 100% supported using the album not only as our “techno-pop thesis” but also as a sort of therapy for me. I am so thankful that they made space for that. In a genre that is known for artifice, everything was genuine and real even if the sonic and aesthetic results are sort of fantastical.

We pieced together and created 7 tracks that told the story of my 2022.

Senio came into the picture when the lead single “Zombie” was just a demo, which kickstarted the visual journey. He can tell you more about that.

YES, HE DID ;) THANK YOU GUYS AND GOOD LUCK FOR THE PROJECT JOURNEY!

Sito: www.seniozapruder.com/

Instagram: @senio

Instagram: @marlyn

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DANIELA CATELLI